Tempesta (2009)
regia di Simone Derai
con Anna Bragagnolo, Pierantonio Bragagnolo
studio del movimento Simone Derai, Anna Bragagnolo
riprese video Marco Menegoni, Moreno Callegari, Simone Derai
montaggio e regia video Simone Derai, Marco Menegoni
suono Marco Menegoni, Simone Derai, Moreno Callegari
canti e voce Paola Dallan, Marco Menegoni
consulenza storica e iconografica Professor Silvio D’Amicone
scrittura Simone Derai, Eloisa Bressan
Produzione Anagoor
prima rappresentazione VIE scena contemporanea, Modena 13 ottobre 2009
Premio Scenario 2009
Tempesta di Anagoor
di Arianna Novaga
Tempesta di Anagoor è una raffinata rappresentazione che intreccia performance e installazione video attraversando l’universo iconografico di Giorgione, il controverso pittore rinascimentale noto per le sue enigmatiche tele. L’intima connessione con la figura di questo artista, originario di Castelfranco veneto come gran parte dei membri della compagnia, è ben riassunto nelle parole del regista, Simone Derai, quando afferma: “[…] non c’è solo la questione territoriale, ma anche quella più concreta della memoria storica e del passato e che ci forma come identità”. L’opera di Giorgione, messa in scena senza intenti didattici né didascalici che ne snaturerebbero la stessa essenza espressiva, aggiunge Derai, tenta dunque far circolare in modo nuovo e virtuoso un patrimonio culturale fatto di simboli che vengono troppo spesso utilizzati in modo demagogico e strumentale, senza un pensiero critico effettivo.
Sulla scena due schermi verticali, appesi uno a fianco all’altro, squarciano il buio opaco della sala diffondendo una luce azzurra e bianca, pulsante e abbacinante, scandita prima da boati cadenzati, e poi dal suono di un liquido gocciolante, a cui segue una sorta di cinguettìo metallico. Accanto agli schermi la nebbia si dirada e consente di intravedere un grande parallelepipedo di vetro. Lo spazio si illumina lasciando percepire uno sfondo bianco, essenziale, non caratterizzato, che contiene quelle poche forme geometriche disposte in modo ordinato.
Dietro al cristallo della teca, avvolta in una densa caligine, compare una silouhette umana dai tratti indistinti che si avvicina alla superficie. In contemporanea, sugli schermi laterali, la stessa figura appare spezzata nei due video, che ne mostrano rispettivamente il volto e le gambe in modo ravvicinato, rivelandone le fattezze fisiche. Gli schermi video, come due occhi luminosi, scrutano e svelano gradualmente i dettagli della figura, che si rivela essere un giovane vestito in jeans e felpa: l’immagine proiettata fraziona e moltiplica il corpo del ragazzo, ne fa riverberare i tratti in una copia virtuale che talvolta anticipa alcuni passaggi narrativi, accelerando le dinamiche percettive dello spettatore, talaltra ne rallenta i movimenti inducendo lo sguardo a soffermarsi su dettagli ritagliati e ingranditi.
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Simone Derai, Tempèstas, www.anagoor.it, 2009
Tempesta
trailer
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