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Sylvano Bussotti

La Passion Selon Sade, 1965

Sylvano Bussotti. La Passion Selon Sade. 965. Schema per le luci e le proiezioni. Pubblicato in: Sylvano Bussotti, La Passion Selon Sade, Ricordi, Milano 1966, p. 5.

Passion selon Sade, mystère de chambre avec : tableaux vivant précédé de Solo, avec un couple Rara et suivi d’un autre Phrase à trois

direzione, regia, composizione, scene e costumi di Sylvano Bussotti
diapositive di Jon Phetteplace e Don Crusor
durata ’75 min. ca.
con: Cathy Barberian (mezzo-soprano, J/J), Sylvano Bussotti (Maestro di Cappella), Romano Amidei (comparsa), un ragazzino (la figurina), Max Neuhaus (Maestro Percussionista), Karl Erik Velin (organo), duo Canino-Ballista (tastiere), Ofelia Guglielmi (arpa), Angelo Faja (flauto), Giorgio Trentin (oboe), Santino Petronaci (oboe d’amore), Salvatore Di Benedetto (corno), Italo Gomez (violoncello).
Palermo, Teatro Biondo, 5 settembre 1965.

La Passione secondo Bussotti

di Daniele Vergni
Il 1965 è l’anno in cui il Nuovo Teatro musicale in Italia diventa virale infatti, se dal ‘61 al ‘64 vengono compiuti quei tentativi che nella loro eterogeneità costituiranno un primo banco di prova per i compositori di nuova musica alle prese con l’idea e la pratica di un nuovo teatro, nel ‘65 saranno ben cinque le azioni sceniche rappresentate e comincerà la sua attività la Compagnia di Teatro Musicale di Roma di Domenico Guaccero ed Egisto Macchi che vedrà coinvolto, solo nella fase iniziale, anche Sylvano Bussotti. All’interno di queste esperienze La Passion Selon Sade rappresenta un a parte sia per la personalità del compositore, sia per le novità consistenti che questo mystère de chambre mette in pratica. La Passion Selon Sade debutta durante la Quinta Settimana Internazionale di Nuova Musica di Palermo, il 5 settembre del 1965, tra entusiasmi e scandali tanto che il titolo nella locandina venne modificato in * Selon Sade poiché la censura trovò inammissibile accostare il termine ‘passione’ al nome del divin marchese. Al di là delle sterili questioni scandalistiche questo spettacolo non era né dissacratorio né una provocazione ma un vero e proprio ‘mistero’ e una ‘passione’ come s’intendevano nel medioevo: la passione è il martirio di chi è disposto a bruciare per le sue idee (Sade) e il mistero è quello di un rituale in cui un’intera comunità è coinvolta (gli spettatori, i reporter ecc. tutti invitati sul palco durante l’happening), mistero erotico in cui vengono richiamati aspetti sacrali (e desacralizzanti) dei misteri e dei ludi, qui intesi soprattutto nella dimensione del ludus, del gioco, in cui memoria ed eros sono i filtri del  presente. Il sottotitolo di questa passione laica, mystère de chambre avec: tableaux vivant précédé de Solo, avec un couple Rara et suivi d’un autre Phrase à trois, contiene i titoli di quattro composizioni precedenti (Tableaux Vivant; Solo; Rara; Phrase à trois) che confluiscono nello spettacolo strutturati in una complessa, radicale e originale partitura che comprende anche il libretto, la scenografia, i bozzetti per i costumi, l’utilizzo delle luci e tutto quello che avviene sul palcoscenico. Roland Barthes ha intitolato un suo intervento sul teatro di Bussotti la partitura come teatro sottolineandone la specificità: «il Libro (l’opera) non è un prodotto, ma un’operazione». Questa una delle novità, ovvero la riaffermazione della partitura come luogo di senso dello spettacolo, partitura che diventa canovaccio che comprende tutti i linguaggi che si muovono dentro e fuori il palcoscenico e possono anche staccarsi per diventare spettacoli a parte, come nella pagina dove è presente lo schema delle luci che può essere utilizzato come spettacolo di sole luci o son et lumière. La presenza delle composizioni precedenti contiene un’ulteriore novità, ovvero l’entrata ufficiale nel Nuovo Teatro musicale della musica gestuale, nata agli inizi degli anni ‘60 e fino a quel momento affine al teatro ma non ancora nel teatro. Infatti, se in Intolleranza 1960 di Luigi Nono gli strumentisti sono dietro al palco e in Passaggio di Luciano Berio sono nella classica buca per l’orchestra, ne La Passion Selon Sade i musicisti saranno protagonisti sul palcoscenico assieme a tutti gli altri e, come sottolineato in partitura «tutti agiscono allo stesso tempo come musici e come attori».

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DRAWINGS

La Passion Selon Sade

pubblicati in: Sylvano Bussotti, La Passion Selon Sade, Ricordi, Milano 1966
Script

Sylvano Bussotti, Libretto, in Sylvano Bussotti, La Passion Selon Sade, Ricordi, Milano 1966

Writings by artists and interviews

Sylvano Bussotti, 20 appunti di scena per La Passion Selon Sade, «Marcatré», n. 6/17/18, 1965

Audio

La Passion Selon Sade

Teatro de la Zarzuela, Madrid 2004.
Direzione scenica: Rocco Quaglia, Sylvano Bussotti.
Direzione musicale: Arturo Tamayo.
Scenografia: Sylvano Bussotti.
Costumi: Sylvano Bussotti.
Musica: Sylvano Bussotti.
Con: Arturo Tamayo, Aurio Tomicich, Francisco Ballester, Giovanna Reitano, Joaquín Talens, José Luis Sendarrubias, José Segovia, Leonardo Melani, Luca Paoloni, Marco Antonio Pérez, Mónica Benvenuti, Nacho de Paz, Nerea Meyer, Pepito Palomo, Rafael Cuéllar, Rafael Domínguez, Rafael Gálvez, Sylvano Bussotti, Vicente Fernández

Solo di J da La Passion Selon Sade

Sylvano Bussotti
Interpretato da Francesca Della Monica
Dalla trasmissione Dr. Djembè, Radio 3, del 14/04/2012
Reviews

Luigi Pestalozza, Sade a Palermo, «Rinascita», a. XXII, 11 settembre 1965

Curator's notes

NOTE AI DOCUMENTI a cura di Daniele Vergni

Context materials

Massimo Mila, Le cinque giornate di Palermo, «l’Espresso», a. XXII, 11 settembre 1965