Delfi (studio per suono, voce, video e buio). 1990.
di Studio Azzurro, Piero Milesi, Moni Ovadia
dal poema di Ghiannis Ritsos
2 monitor, 2 camere IR per la diretta video
scrittura linguistico-vocale di Moni Ovadia
immagini di Fabio Cirifino
aiuto regia Luca Scarzella
interpreti Moni Ovadia, Elena Sardi
musicisti Piero Milesi
live electronics Alberto Morelli, strumenti a fiato etnici
operatori alla camera Infrarossi Mario Coccimiglio, Riccardo Apuzzo (Elmar Bartlmae)
mixer video Fanny Molteni
scene di Studio Azzurro
in collaborazione con Anna Bortolloni e Carola Aricò
co-prodotto con Teatro Due di Parma
prima rappresentazione: Parma, “Festival Teatro Due”, 24 aprile 1990.
repliche:
Cagliari, “Artel 1992”, Galleria Comunale d’Arte Moderna, 10-11 maggio 1992.
Locarno, “XIII Festival di Videoart”, 6 settembre 1992.
Milano, Teatro di Porta Romana, 19 maggio 1994. (riallestimento con notevoli modifiche)
Premio Lago Maggiore – Regione Piemonte, 1992
DELFI, cantata. 2016
3 videoproiettori, 3 tulle Supergobelin, 2 sensori Kinect, 2 PC, impianto audio, impianto luci
Nuova messa in scena a cura di Studio Azzurro e Moni Ovadia
Commissionato da Conversazioni 2016 Teatro Olimpico di Vicenza e Change Performing Arts.
Direzione artistica e video Fabio Cirifino, Laura Marcolini
Fotografia Fabio Cirifino
Musica Piero Milesi
Interventi audio Gioele Cortese
Montaggio video Alberto Danelli, Silvia Pellizzari
Post produzione video Emiliano Neroni
Software e interaction design Federica Rebaudengo
Suono Gioele Cortese
Coreografia Ariella Vidach
Danzatori Silvia Bastianelli (video), Andrea Dionisi, Francesca Linnea Ugolini
Testo poema DELFI di Yannis Ritsos, nella traduzione di Nicola Crocetti
Vicenza, Teatro Olimpico, Conversazioni 2016, 2016
Delfi (studio per suono, voce, video e buio).
di Studio Azzurro
Lo spettacolo trae ispirazione dal poemetto Delfi di Ghiannis Ritsos; scritto tra Delfi, Atene e Samo dal maggio del 1961 all’aprile del 1962, tradotto in italiano da Guido Reverdito e adattato da Moni Ovadia. È uno pseudo-dialogo tra due custodi del Museo di Delfi in cui parla solo il più vecchio mentre l’altro, in absentia, ascolta silenzioso. Solo alla fine dello spettacolo, tra le parole che scorrono sui monitor, allo spettatore è dato conoscere i pensieri del giovane che non è altro che “l’immaginario interlocutore” dell’anziana guida. Moni Ovadia ha attuato sul testo letterario un processo di sottrazione, in grado di mantenere il senso generale del poemetto di Ritsos.
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Studio Azzurro, Delfi, in Studio Azzurro, Percorsi tra video, cinema e teatro, Electa, Milano, 1995.
Studio Azzurro, Sequenza delle scene, in Noemi Pittaluga e Valentina Valentini, (a cura di), Studio Azzurro. Teatro, Contrasto, Roma 2012.
Moni Ovadia, Note di regia, in Noemi Pittaluga e Valentina Valentini, (a cura di), Studio Azzurro. Teatro, Contrasto, Roma 2012.
DELFI (studio per suono, voce, video e buio)
Videoenvironment for Infra-Red Images/Videoambientazione per Immagini a Infrarossi, 1990
Festival Teatro Due -- Parma
Odoardo Bertani, Il mito scende dalle nuvole, «Avvenire», 27 aprile 1990.
Franco Quadri, Stanchi gli eroi greci, «la Repubblica», 29 aprile 1990.
Valeria Crippa, Ovadia errante arriva a Delfi, «Corriere delle Sera», 18 maggio 1994.
Giovanni Raboni, La parola alle statue il resto può attendere, «Corriere delle Sera», 21 maggio 1994.
Bibliografia, Delfi (studio per suono, voce, video e buio). 1990 : Bibliography, a cura di Stefano Scipioni
Delfi. 1990, sito dello Studio Azzurro
DELFI, cantata. 2016, sito dello Studio Azzurro
Stefania Chinzari, Miti e leggende sulla scena, «l'Unità», 28 ottobre 1990.