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Anni 60

Lo zoo. Michelangelo Pistoletto. 1969. Pubblicate in Germano Celant, «Arte povera», mazzotta editore, 1969.

Sono raccolti in questa sezione alcuni documenti utili per la comprensione delle dinamiche culturali più generali con le quali il teatro ha interagito: manifesti, programmi, saggi, immagini, video, etc.


Mimmo Rotella, Manifesto dell’Epistaltismo, 1949, pubblicato nel 1955.
Franco Molina, a cura di, Tre spettacoli astratti,  «Sipario», 1961.
Mario Messinis, a cura di, “Intolleranza 1960”, intervista con Luciano Berio ed Emilio Vedova, «Sipario», 1961.
Consagra, Mauri, Fontana, Turcato, “Scatola Magica”, «Sipario», 1961.
Umberto Artioli, Proposte di Poesia Tecnologica, «Il Portico»,  1965.
Umberto Artioli, Il problema dell’essenza del tragico, «Il Portico»,  1967.
Michelangelo Pistoletto, Le ultime parole famose, Edizione a cura dell’autore, Torino, 1967
Germano Celant, Appunti per una guerriglia, «Flash Art», n° 5,  1967.
Pier Paolo Pasolini, Manifesto per un nuovo teatro,  «Nuovi Argomenti»,  1968.
Richard Schechner, Sei assiomi per l’Environmental Theatre, in Richard Schechner, La cavità teatrale, De Donato editore, Bari 1968.
Magdalo Mussio (a cura di), Il teatro delle mostre, Lerici editore, Roma 1968. Catalogo della mostra tenutasi alla galleria «La Tartaruga» di Roma dal 6 al 31 maggio 1968.
Giovanni Testori, Il ventre del teatro, «Paragone. Letteratura», n° 220/40, giugno 1968.
Pier Virgilio Fogliati, Arrigo Lora Totino, Il liquimofono congegno generatore di musica liquida e la poesia liquida inflessioni tuffate nell’idromegafono, edizioni studio di informazione estetica Torino + Vanni Scheiwiller Milano, ottobre 1968.
Michelangelo Pistoletto, Lo zoo. Torino fine del XX secolo (si prepara l’epoca dell’acquario), in Germano Celant, Arte povera, Mazzotta editore, Milano 1969.
Germano Celant, Azione povera in Aa. Vv., Arte povera più azioni povere, catalogo della mostra, Rumma Editore, Salerno 1969, pp. 12-15.
Tommaso Trini, Nuovo alfabeto per il corpo, «Domus», n. 470, gennaio 1969, pp. 45-51.
AA. VV., Per un convegno sul nuovo teatro, in Franco Quadri (a cura di), L’avanguardia teatrale in Italia, Einaudi, Torino 1977.
Bartolucci, Capriolo, Fadini, Quadri, Elementi di discussione per un nuovo teatro, in Franco Quadri (a cura di), L’avanguardia teatrale in Italia, Einaudi, Torino 1977.
Fiamma Nicolodi, Note sul teatro di Luciano Berio. Tra riflessione e gioco, in Rosa Meccia (a cura di), Il teatro come pensiero teatrale, edizioni scientifiche italiane, Napoli 1990.
Livio, Petrini, Orecchia, Colloquio con Rino Sudano, «L’asino di B.», n° 1  1997.
Gigi Livio, Colloquio con Carlo Quartucci, «L’asino di B.», n° 2,  1998.
Alvin Curran, Permesso di soggiorno, un’opera in vari atti, in Daniela Margoni Tortora (a cura di), Alvin Curran: live in Roma, Die Schachtel, 2010.
Lorenzo Mango, La Nuova Critica e la recitazione, «Acting Archives Review», anno II, n°3, 2012.

I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.

Photogallery

ZOO

di Michelangelo Pistoletto
Pubblicate in Germano Celant, Arte povera, Mazzotta editore, Milano 1969.

PIPER TORINO 1966

Pietro Derossi
Il Piper vuole essere un locale flessibile, trasformabile, adatto a diversi usi : ballo, teatro, cinema, mostre, riunioni eccetera. Attraverso una tenda di plastica metallizzata e comandata con cellule fotoelettriche si accede alla sca la di ingresso, collocata in un "tubo" rivestito di laminato di polivinile su supporto di cotone. Il visitatore, scendendo le scale, provoca con i suoi gesti un effetto sonoro. Quaranta piste registrate, muovendosi a comando in un'alternanza quasi infinita di combinazioni, mescolano effetti di cronaca, musica elettronica, lettura di testi, discorsi di personalità eccetera. Il tutto è stato ideato e registrato da Sergio Liberovici. Il soppalco che collega a ponte le due parti estreme del loca le dà accesso alle cabine regia: una per le luci e i suoni, l'altra per gli spettacoli di proiezioni. l piani del pavimento sono trasformabili attraverso un sistema di parallelepipedi mobili che permettono di creare soppalchi per l'orchestra, piste da ballo sopraelevate, palcoscenici centrali. Il soffitto è attraversato da cinque rotaie tipo "Blindo-trolley", ciascuna munita di attacchi per microfoni, altoparlanti, luci e apparecchi per proiezioni (diapositive e film). Nella rotaia centrale scorre a comando, percorrendo la sala in senso longitudinale, una "macchina luminosa" progettata da Bruno Munari , che proietta sulle pareti effetti luminosi diversi. La distribuzione delle bevande avviene a mezzo di macchine distributrici incassate in apposite nicchie, e attraverso un percorso bar tipo self-service. Su tutto il perimetro corrono rotaie a diversa altezza, a cui può essere appeso qualsiasi tipo di oggetto (quadri , sculture, vetrine per la pubblicità). in Derossi, Angeli, L'avventura del progetto. L'architettura come conoscenza, esperienza, racconto, Franco Angeli, 2012.

TEATRO NEL PADIGLIONE ITALIANO DELLA XIV TRIENNALE, MILANO, 1968

Pietro Derossi
Il teatro è inteso come sa la pluriuso capace di rispondere a un certo numero di funzioni attinenti allo spettacolo contemporaneo, caratterizzato da un forte poliformismo. L'agire (individuale o collettivo) ci sembrava l'unico momento in cui le componenti spaziali (attrezzature, oggetti, luci, suoni, condizioni climatiche e tatti li , profumi) assumessero significato, dando luogo a situazioni complesse, adatte a innescare nuovi sistemi di comunicazione. Veniva così negata alla forma fisica la capacità di caratterizzare l'ambiente, in quanto veicolo di un messaggio univoco. La delimitazione dello spazio diventava un elemento interno alle disponibilità funzionali dell'ambiente modificandosi in stretta correlazione al "senso" che all'ambiente avrebbero attribuito i suoi fruitori. Attori, ballerini , funamboli e il pubblico stesso avrebbero dovuto, usando le attrezzature disponibili come strumento neutra le della loro libertà, raccogliere l'invito ad attribuire, attraverso la loro fruizione, un significato all'ambiente. Le diverse proposte d'uso avrebbero rinnovato il "luogo" proponendo un assetto formale, anche senza assegnare un senso definitivo allo spazio (la forma come monumento) ma evidenziando un senso possibile tra molti. La XIV Triennale è stata occupata per alcuni mesi, durante i quali il "teatro" è stato usato come luogo di incontro e dibattito politico. Alla riapertura nello spazio sono stati organizzati svariati spettacoli d'avanguardia. in Derossi, Angeli, L'avventura del progetto. L'architettura come conoscenza, esperienza, racconto, Franco Angeli, 2012.
Audio

Poemi fonetici

Poema 2 di Mimmo Rotella
Puoi ascoltare tutti i poemi fonetici sul sito della Fondazione Mimmo Rotella

Le Stelle di Mario Schifano

progetto musicale di Mario Schifano 1967
audio dal vinile "dedicato a..."

Liquimofono

33 giri - lato primo - Poesia Liquida
pubblicato in Il liquimofono congegno generatore di musica liquida e la poesia liquida inflessioni tuffate nell'idromegafono
33 giri - lato secondo - Il liquimofono congegno generatore di musica liquida
pubblicato in Il liquimofono congegno generatore di musica liquida e la poesia liquida inflessioni tuffate nell'idromegafono