Ignorabimus (1986)
di Arno Holz
traduzione Cesare Mazzonis
regia Luca Ronconi
scene Margherita Palli
costumi Vera Marzot
luci Sergio Rossi
suono Hubert Westkemper
produzione Teatro Regionale Toscano / Teatro Comunale Metastasio di Prato
con (in ordine alfabetico): Edmonda Aldini (Professor Dr. Georg Doringer), Delia Boccardo (Marianne), Marisa Fabbri (Dr. Ludwig Adrian Brodersen), Anna Maria Gherardi (Barone Uexküll), Franca Nuti (Professor Dr. Dufroy-Regnier)
prima rappresentazione Prato, Teatro Fabbricone, 18 maggio 1986
Luca Ronconi, Ignorabimus (1986) – presentazione
di Elisa Biscotto
Il 18 maggio 1986 va in scena, nello spazio del Fabbricone di Prato, Ignorabimus di Arno Holz, regia di Luca Ronconi. Uno spettacolo che Roberto De Monticelli, sulle pagine del «Corriere della Sera», descrive come “gigantesco, estenuante, fluviale”. Una maratona teatrale della durata di quasi dodici ore (intervalli compresi), che mette sotto sforzo tanto la resistenza fisica e psicologica delle sue cinque interpreti straordinarie, quanto quella dello spettatore a cui, scrive Renzo Tian, “può accadere di sentirsi talvolta sequestrato”, prigioniero dell’esperimento holziano/ronconiano.
Pubblicata nel 1913, Ignorabimus è l’ultima opera di Arno Holz, autore da alcuni ritenuto il vero padre del naturalismo tedesco, il maestro sfortunato che osservando il successo di Gerhart Hauptmann, accusò quest’ultimo di aver tradito e “trivializzato” la dottrina. Quello di Holz è un naturalismo estremo, radicale. Un credo assoluto nell’idea di arte come frammento iperoggettivo di realtà che lo spinge a muovere critiche anche al naturalismo di Ibsen, il cui linguaggio gli appare ancora troppo letterario – quando la vera rivoluzione consisterebbe nel portare a teatro la lingua della vita. Da qui, una ricerca incessante che investe innanzitutto l’aspetto linguistico, poiché per Holz il dramma moderno può nascere solo da una mimesi accurata del parlato quotidiano: un discorrere sconnesso, frammentario, denso di allusioni, di silenzi, di frasi sospese.
Ignorabimus è un dramma sconfinato non solo in termini di dimensioni, ma anche per l’ostinata pretesa di immortalare sulla pagina ogni singolo aspetto della realtà, ricreandola in tutta la sua immediatezza. Il rumore martellante della Berlino del 1912, la metropoli che cresce a dismisura divorando gli spazi e coprendo d’asfalto il verde, penetra le mura della villa settecentesca in cui è ambientata l’opera, mescolandosi al cinguettio degli uccelli e agli altri eventi della natura. Il suono, così come il variare delle luci – effetti accuratamente descritti da Holz nelle sue numerose didascalie – non funge da semplice elemento decorativo. Piuttosto, sottolinea Ronconi, agisce esattamente “come se fosse un altro interlocutore”: intervenendo a modificare le reazioni emotive dei personaggi e delineando un contrappunto costante con gli stati d’animo in cui versano i protagonisti.
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Gianfranco Capitta, Luca Ronconi Un naturalismo soprannaturale, «Westuff», giugno-agosto 1986
Paolo Lucchesini, Fra gli spettri di Holz. Ignorabimus secondo Ronconi, «la Nazione», 3 maggio 1986
Luca Ronconi, Ronconi: «Sfido l’irrappresentabile Holz», «Corriere della Sera», 17 maggio 1986
Franco Matteini, Ronconi straziaci, ma di gloria saziaci, «la Stampa», 31 maggio 1986
Marisa Fabbri, Il segreto? Interpretare il personaggio, in Franco Quadri, Alessandro Martinez (a cura di), Luca Ronconi, la ricerca di un metodo. L’opera di un maestro raccontata al Premio Europa per il Teatro, Ubulibri, Milano 1999
Franca Nuti, Dibattito con Franca Nuti e Vera Marzot, [estratto], in Isabella Innamorati (a cura di), Luca Ronconi e il suo teatro, Bulzoni, Roma 1996
Ignorabimus, 1986
dal sito lucaronconi.it
Foto di Marcello Norberth
dal sito lucaronconi.it
Foto di Tommaso Le Pera
La scenografia di Margherita Palli e alcune foto durante le prove
Ignorabimus
Autore: Ronconi, Luca (regista)
Titolo: Marisa Fabbri e Delia Boccardo
Anno: 1986
Collocazione: Torino, Centro Studi Teatro Stabile
Fonte: AMATI
EMBRYON
di Peter Exacoustus & Carmela Cicinnati
da IGNORABIMUS 1986
Esempi sonori di Hubert Westkemper
da gruppoacusma.sciami.com
Esempio Sonoro 1
Esempio Sonoro 2
esempio sonoro 3
Cinghiale
Sara Mamone, Ignorabimus Novecento, «l’Unità», 21 marzo 1986
Ferruccio Masini, ndicibile…parola di Holz, «l’Unità», 17 maggio 1986
Marco Vallora, Non Ignorabimus più, «Panorama», 8 maggio 1986
Guido Davico Bonino, Ronconi, il teatro moderno è Holz, «La Stampa», 20 maggio 1986
Gianfranco Capitta, Tutto ciò che Ignorabimus, «Il Manifesto», 20 maggio 1986
Tommaso Chiaretti, L’Inferno di Ronconi è lungo dodici ore, «la Repubblica», 20 maggio 1986
Franco Cordelli, Ronconi ovvero il maratoneta, «Paese sera», 20 maggio 1986
Roberto De Monticelli, Tragica cronaca familiare con fantasmi, «Corriere della Sera», 20 maggio 1986
Enrico Fiore, E Ronconi portò tutti alla maratona, «Il Mattino», 20 maggio 1986
Aggeo Savioli, Un dramma impossibile, «l’Unità», 20 maggio 1986
Renzo Tian, I sequestrati di Berlino, «Il Messaggero», 20 maggio 1986
Carmelo Alberti, L’invenzione della realtà: cinque stazioni nel viaggio dal mitico al quotidiano, «Biblioteca Teatrale» n. 3, Bulzoni, Roma 1986
Oliviero Ponte di Pino, La camera delle meraviglie. Una lettura dello spettacolo, «Patalogo», 9, 1986
Claudio Longhi, Lungo viaggio nel teatro di – e con – Ronconi (1978-1990 e oltre), [estratto] in Claudio Longhi, Marisa Fabbri. Lungo viaggio attraverso il teatro di regia, Le Lettere, Firenze 2010
Pier Vittorio Tondelli, Ignorabimus, in Pier Vittorio Tondelli, Un Weekend Postmoderno. Cronache dagli anni Ottanta (1999), Bompiani, Milano 2011
Ignorabimus, la scheda dedicata allo spettacolo nel sito web dedicato a Luca Ronconi.
Sara Mamone, Ignorabimus Novecento, «l’Unità», 21 marzo 1986
Ferruccio Masini, Indicibile…parola di Holz, «l’Unità», 17 maggio 1986
Marco Vallora, Non Ignorabimus più, «Panorama», 8 maggio 1986
AA. VV, Programma di sala
Federico Tiezzi, Il sudore dei morti. Una visione dello spettacolo, «Patalogo», 9, 1986