Passaggio (1963)
messa in scena di Edoardo Sanguineti e Luciano Berio
testo di Edoardo Sanguineti (con citazioni e riferimenti a Lucrezio, Jean Genet, Franz Kafka, Rosa Luxemburg)
regia di Virginio Puecher
scenografia di Enrico Baj e Felice Canonico
musiche e direzione di Luciano Berio
con Giuliana Tavolaccini (soprano),
Kammersprechchor Zürich diretto da Ellen Widmann e Fred Barth
Coro del Teatro alla Scala diretto da Mario Gusella
Prima rappresentazione Milano, Piccola Scala, 06, 08, 10, 13, 16 maggio 1963.
Passaggi contro gli spettatori
di Daniele Vergni
Passaggio è una delle azioni più rappresentative del Nuovo Teatro musicale che viene a svilupparsi negli anni ‘60 e segna anche l’esordio della collaborazione tra Luciano Berio e Edoardo Sanguineti, collaborazione che produrrà altri spettacoli negli anni successivi. La scena è disegnata da Enrico Baj e Felice Canonico, la regia di Virginio Puecher che, proprio a partire da questo spettacolo, comincerà a collaborare con altri compositori per la realizzazione di Nuovo teatro musicale.
Lo spettacolo viene definito con una nomenclatura ambigua: ‘messa in scena di Luciano Berio e Edoardo Sanguineti’ che, in realtà, è un indizio che rimanda a più significati. Gli autori, infatti, vogliono indicare una completa compartecipazione alla stesura e anche la struttura dello spettacolo che si realizza su una specie di via crucis laica, una messa in suffragio della protagonista, “Lei”, vittima perseguitata, torturata e messa all’asta dal capitalismo. Sono tutti passaggi. Passaggio però non è solo un atto d’accusa di tipo morale a un sistema che vive il suo boom economico in quegli anni, è anche un atto d’accusa a un pubblico specifico, quello scaligero, benestante e borghese. L’atto d’accusa è realizzato con un espediente, quello del doppio coro. Il coro A, posizionato nella buca per l’orchestra, è dalla parte della protagonista, la sorregge, soffre con lei; il coro B, suddiviso in cinque gruppi mischiati tra il pubblico, è quello che si scaglia contro la protagonista e che condivide i valori borghesi degli spettatori. Sanguineti ricorda come il pubblico de la Piccola Scala protestò una prima volta contro i disturbatori, il coro B, e una seconda volta perché «si accorse che collaborava all’opera, non volendo». L’azione si apre all’intero spazio del teatro, è l’intera Piccola Scala ad esser messa in scena. Questo processo reattivo tra spettatore e sala è intrinseco nella poetica del gesto di Luciano Berio, incentrata sulle possibilità di cortocircuito che il gesto (in questo caso lo spettacolo) può avere a contatto con il contesto (la Scala e il suo pubblico); tema affrontato dall’autore nello stesso anno nello scritto Del gesto e di piazza carità.
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Edoardo Sanguineti, Passaggio, in Edoardo Sanguineti, Per Musica, a cura di L. Pestalozza, Ricordi-Mucchi, Modena 1993, p. 26
Virginio Puecher, Diario di un'esperienza, «Sipario», n. 224, a. XIX, 1964
Passaggio
Live Recording, Teatro Olimpico, Roma, 3 dicembre 1971
Dischi Ricordi S.p.a., CRMCD 1017, 1991.
Elie Ross, Soprano
Orchestra da Camera Nuova Consonanza
Direttore: Marcello Panni
Coro dell'Accademia Filarmonica Romana
Maestro del coro: Gianni Lazzari
Giacomo Manzoni, "Passaggio": luci e ombre nell'opera di Berio «l’Unità», 7 maggio 1963
Daniele Vergni, Gesto-contesto: cortocircuito. Gli scritti sul teatro musicale di Luciano Berio, «Sciami», 2018
Luciano Berio, , Passaggio, 1963 : Bibliography, a cura di Daniele Vergni