La Gaia Scienza.
di Stefano Scipioni
La Gaia Scienza, uno dei gruppi di teatro più interessanti tra la seconda metà degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, nasce su un treno diretto a Venezia, dove si incontrano Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi e Marco Solari che formeranno il nucleo centrale del gruppo. Il nome “La Gaia Scienza” viene dal libro di Nietzsche, autore amato dai tre componenti del gruppo e titolo del saggio di diploma di Corsetti all’Accademia D’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
La prima possibilità di realizzare uno spettacolo teatrale viene offerta al gruppo da Simone Carella, regista e organizzatore, a fianco di Ulisse Benedetti, del Beat ’72, per il quale La Gaia Scienza realizza La rivolta degli oggetti nel 1976, uno spettacolo sotto il nome di Vladimir Majakovskij, con l’intenzione di recuperare il carattere trasgressivo e dissacrante dell’opera di questo grande poeta. Il rifiuto della narrazione è basato su un procedimento di spiazzamento e disarticolazione di ogni elemento del linguaggio scenico. Durante il 1976 La rivolta degli oggetti viene ripresa due volte: la prima, in luglio, in occasione della IV Rassegna “Teatro Nuove tendenze” di Salerno, e la seconda in occasione del I incontro su “Postavanguardia/intervento didattico”, a Cosenza dall’8 al 13 novembre. In queste occasioni lo spettacolo de La Gaia Scienza viene affiancato da Autodiffamazione di Carella e da Il giardino dei sentieri che si biforcano de Il Carrozzone di Firenze, andando a delineare quella che sarà definita la “Post-avanguardia”.
Durante la rassegna di Cosenza, una nuova collaborazione tra Carella e il gruppo, porta, l’11 novembre 1976, alla messa in scena di Luci della città, portato avanti da persone cui interessa l’analisi degli elementi che costituiscono la macchina rappresentativa. Gli attori partecipano a questo progetto capovolgendo il tradizionale rapporto di sudditanza che lega gli attori al regista. Rapporto, tra l’altro, in cui neppure Carella crede più.
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Giuseppe Bartolucci,Su alcuni modi di lavorare della postavanguardia, «Teatroltre. La scrittura scenica», n.14, 1976.
Italo Moscati,Tutti contro tutti, «L'europeo», 3 dicembre 1976.
Italo Moscati,L'avanguardia brucia a Berlino, «L'Europeo», 16 giugno 1978.
Grassouttel, a cura di,La città dello spettacolo, intervista a Marco Solari «Lotta continua», 28 giugno 1978.
La Gaia Scienza,TRE NOTE SU TEATRO E DINTORNI, «Lotta continua», 5 luglio 1978
Titti Danese,Incontro con la postavanguardia, «Segno», n. 9, 1978.
Lorenzo Mango,Per la «Gaia scienza», «Teatroltre. La scrittura scenica», n. 20, Bulzoni editore,1979.
Enzo Bargiacchi,Il cammino della Gaia Scienza, «Teatroltre. La scrittura scenica», n.20, Bulzoni editore, 1980.
Silvana Sinisi,La Gaia Scienza, in S. Sinisi, Dalla parte dell'occhio: esperienze teatrali in Italia, 1972-1982, edizioni Kappa, 1983.
Lorenzo Mango,Cento modi di fuga, in Odradek i quaderni 1, omaggio a La Gaia Scienza, Roma, 1987.
Gianni Manzella,Un alfabeto provvisorio, in Odradek i quaderni 1, omaggio a La Gaia Scienza, Roma, 1987.
Oliviero Ponte Di Pino,Verso un'estasi materialistica, in Odradek i quaderni 1, omaggio a La Gaia Scienza, Roma, 1987.
Giorgio Sebastiano Brizio,Materiali ed oggetti, in Odradek i quaderni 1, omaggio a La Gaia Scienza, Roma, 1987.
Antonio Attisani,Teatro come differenza, in Odradek i quaderni 1, omaggio a La Gaia Scienza, Roma, 1987.
Giuseppe Bartolucci,Marco di profilo, in Odradek i quaderni 1, omaggio a La Gaia Scienza, Roma, 1987.
Teatrografia, , a cura di Stefano Scipioni
Videografia, , a cura di Stefano Scipioni
Bibliografia de La Gaia Scienza, a cura di Stefano Scipioni