Avita murì (1978)
di Leo de Berardinis e Perla Peragallo
con Leo de Berardinis e Perla Peragallo
Prima rappresentazione Firenze, Rondò di Bacco, 26 gennaio 1978
Avita murì
di Donatella Orecchia
Nel gennaio del 1978 Leo de Berardinis e Perla Peragallo portano in scena Avita murì, «una tragicomica ballata di morte» (Lia Lapini). L’ipotesi di un incontro autentico con il mondo del sottoproletariato, che aveva in gran parte mantenuto in vita l’esperienza di Marigliano, è venuta ora a decadere completamente. E Avita murì è la confessione dolorosa di questo fallimento.
Leo è «un Pulcinella calcagnato che tenta di parlare fiorentino», Perla «una Colombina storpia aggrappata alle stampelle» (Franco Quadri): due maschere della tradizione napoletana che nel meridione rappresentano, l’una, il sottoproletariato, la fame atavica sempre insoddisfatta; l’altra, la purezza e insieme la concretezza della terra e della procreazione.
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Franco Quadri, Avita murì, «Panorama», 14 febbraio, 1978
Guido Davico Bonino, Pulcinella, Colombina poi la fine del mondo? «La Stampa», 7 aprile, 1978
Anna Maria Cascetta, Anche Pulcinella un mito distrutto, «Il Popolo», 16 aprile, 1978
Salvatore Rizzo, Leo e Perla: una coppia nel mito dell'avanguardia, «Il Giornale di Sicilia», 16 settembre, 1979
Salvatore Rizzo, Pulcinella e Colombina si divertono... «Il Giornale di Sicilia», 16 settembre, 1979
Gigi Livio e Ruggero Bianchi, Incontro con Leo De Berardinis e Perla Peragallo, «Quarta Parete», 3/4, 1977
Oliviero Ponte di PIno, Per un teatro jazz in Jack Gelber, La connection con l'intervento di Leo De Berardinis, Ubulibri, Milano, 1983