Caino (2011)
regia Cesare Ronconi
testo Mariangela Gualtieri
con Danio Manfredini, Raffaella Giordano, Mariangela Gualtieri, Leonardo Delogu
e con Susanna Dimitri, Giacomo Garaffoni, Sara Leghissa, Isabella Macchi, Silvia Mai, Daria Menichetti, Mila Vanzini
musica dal vivo percussioni Enrico Malatesta, elettronica Alice Berni
luci e scene Cesare Ronconi
assistente alla regia Serenella Martufi
costumi Daniela Fabbri, Sofia Vannini
fonica e ricerca del suono Luca Fusconi
composizioni musicali Alice Berni, Enrico Malatesta
sculture Erich Turroni, Verter Turroni
oggetti di scena il laboratorio dell’imperfetto
costruzioni in legno Maurizio Bertoni
macchine del suono Antonio De Luca
macchine di luce Stephan Duve
macchinista Stefano Cortesi
foto di scena Rolando Paolo Guerzoni
progetto grafico Capoversi
organizzazione Elisa De Carli
amministrazione Morena Cecchetti
consulenza amministrativa Cronopios
prodotto da Teatro Valdoca
con il sostegno di Fondazione del Teatro Stabile di Torino Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro A. Bonci di Cesena
con la collaborazione di Fondazione Romaeuropa, AMAT – Teatro G. Rossini di Pesaro, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro della Luna di Milano
si ringrazia L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale
con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena e Comune di Cesena
prima rappresentazione Fonderie Limone, Moncalieri (TO), 13 gennaio 2013
“CAINO”: Un oratorio laico in bilico tra la luce e la notte
di Valentina Valentini
L’ultimo spettacolo del gruppo cesenate si dispone come uno spettacolo rituale che esplora un serie di figure archetipiche che abitano e danno senso alla scena-mondo.
Protagonista è Danio Manfredini, con Mariangela Gualtieri, autrice del testo poetico, che torna a fare l’attrice dopo oltre un decennio. La suggestiva regia di Cesare Ronconi si avvale di una partitura musicale percussiva e di suoni elettronici elaborata dalla compositrice Alice Berni, e da una potente costruzione visiva dove troviamo immagini prese dall’iconografia pittorica rinascimentale ed altre che rinviano al Velázquez di “Las Meninas” e a Francis Bacon.
La scena di Caino (2011), ultima produzione del Teatro Valdoca, è allestita con reperti di sapore antropologico (il letto africano autentico, l’animale impagliato, attrezzi antichi: incudine, falciatrice), oggetti tecnologici obsoleti (i megafoni, le lampadine, i fari manovrati a mano dal coro, il registratore Revox). La scena è chiusa da teli bianchi e rossi, dai quali entrano in scena e escono di scena le figure che popolano il teatro-mondo di Caino. Rosso è il colore del tragico, bianco è il colore del divino. Una scala di corda permette di esplorare lo spazio aereo, per far sì che Lucifero guardi dall’alto e proferisca dall’alto.
Le dramatis personae, sono: l’angelo, Raffaella Giordano, Lucifero, Leonardo Delogu, Caino, Danio Manfredini, Mariangela Gualtieri (in scena dopo un decennio e più di assenza), la mendicante ebete e savia. In questo spettacolo, la polarità coro-uno, si dispiega in un fronteggiarsi fra figure doppie (angelo – mendicante / Caino – Lucifero) e coro, nel senso di un raddoppiamento al quadrato dell’uno. I due fratelli sono gli archetipi dell’umanità, la vittima che soccombe e il carnefice, ma è come se Caino avesse entrambi gli aspetti, perché Abele non c’è (essendo inconsistente, superficie, fumo, non adatto alla vita, dice Cesare Ronconi di lui.)
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Valentina Valentini e Danio Manfredini, L’attore Caino, in Valentina Valentini (a cura di), Drammaturgie sonore. Teatri del secondo Novecento, Bulzoni Editore, Roma 2012
C. Pirri, M. Antonaci, M. Martini, S. Nebbia, A. Pocosgnich, Caino del Teatro Valdoca: pensieri critici a più voci, «Teatro e Critica», 18 febbraio 2011