The Dead (2011-2012)
ideazione, luci e regia: Claudio Angelini
con: Valentina Bravetti e Luca Ortolani
fotografie in tempo reale: Luca Ortolani
composizione sonora e manipolazione del suono: Franco Naddei
collaborazione drammaturgica: Riccardo Fazi
cura degli allestimenti e costumi: Elisa Gandini
disegni in scena: Jacopo Flamigni
voce off: Paola Venturi
direzione tecnica: Luca Giovagnoli
aiuto tecnico: Stefan Schweitzer, Nicola Mancini
una produzione: Città di Ebla, Romaeuropa Festival 2012, Teatro Diego Fabbri, Comune di Forlì
con il sostegno di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena
si ringraziano per le residenze: Santarcangelo 2012 – Anno Solare, Teatro Goldoni di Bagnacavallo/Accademia Perduta
si ringraziano inoltre: Rosa Bollettieri Bosinelli, Gianluca “Naphtalina” Camporesi
il “real time shooting” è una tecnica espressiva nata dalla collaborazione di Città di Ebla con Luca Di Filippo
prima rappresentazione: Romaeuropa festival, Teatro Palladium, Roma, 23 e 24 novembre 2012
La fotografia come performance
di Mauro Petruzziello
Fra gli spettacoli di Città di Ebla, The Dead è quello che ha mostrato una maggiore inquietudine interna. Il suo avvicinamento alla versione definitiva, andata in scena al Romaeuropa Festival 2012, si è infatti articolato attraverso numerosi studi, fra i quali ricordiamo l’anteprima ai Cantieri Temps d’Images di Romaeuropa Festival nell’ottobre 2010, quello a B-Motion 2011 (rassegna in seno al festival Bassano Opera Estate), a Santarcangelo nel febbraio 2012 e a Forlì nell’aprile dello stesso anno. Tali studi sono denominati shoot in funzione del dispositivo fotografico che caratterizza l’intero progetto. Fra di loro sono molto diversi, proprio a causa della radicale sperimentazione del dispositivo e delle complesse modalità drammaturgiche che esso mette in campo, sondate di volta in volta nelle differenti versioni dello spettacolo. Il real time shooting, tecnica elaborata da Città di Ebla insieme al fotografo Luca Di Filippo, consente di collegare la macchina fotografica a un computer attraverso un cavo USB e di visualizzare in tempo reale gli scatti fotografici. Fra lo spazio in cui avviene l’azione performativa e quello riservato agli spettatori vi è uno schermo di tulle che può essere trasparente o opacizzato. In quest’ultimo caso occlude la visione di ciò che accade dietro. Su di esso vengono proiettate le fotografie scattate in tempo reale.
La scena rappresenta una camera da letto. A rimanere costante nei diversi allestimenti è la centralità del letto matrimoniale. Tutta una serie di mobili e oggetti sono presenti o meno nelle diverse versioni: due comodini ai lati del letto, delle abat-jour, un grande specchio a figura intera, delle poltrone, un tavolino. Una donna – in scena vi è la performer Valentina Bravetti – fa il suo ingresso nella camera da letto, oppure viene rappresentato il suo risveglio o, in una prima versione, uno shooting fotografico. Successivamente compie delle azioni che variano a seconda delle rielaborazioni dello spettacolo: si mette in posa verso l’obiettivo, oppure si veste, si sveste, si trucca, si guarda allo specchio, si siede su una poltrona e apre un libro, fuma una sigaretta, si lascia andare al ballo, sui suoni di Piece Of Paper di Amon Tobin si contrae in movimenti bestiali o macchinici dopo essersi spogliata (Santarcangelo-2012). In quest’ultima rielaborazione fanno la comparsa anche materiali sonori che non saranno successivamente utilizzati. Tutta questa versione dello spettacolo è, infatti, fortemente caratterizzata da un rumore di pioggia, oltre che da inserti di voci femminili acusmatiche: una voce sussurrante che legge alcuni passi tratti da Diario di un dolore di Clive Staples Lewis, un’altra che invece recita brani tratti dalla fiaba popolare tedesca Il pifferaio di Hamelin, che si scoprirà essere il libro sfogliato dalla donna in scena.
I documenti sono pubblicati nella lingua originale. In caso siano stati tradotti, vengono pubblicati sia l'originale che la traduzione.
Claudio Angelini, Impazzire di pietà per le cose che stanno morendo, in Clementi Tafuri e David Beronio (a cura di), Teatro Akropolis. Testimonianze ricerca azioni, vol. 2, Akropolis libri, Genova 2011
The Dead
Documentario su "The Dead" con sequenze dello spettacolo, backstage, intervista a Claudio Angelini, regista di Città di Ebla. 2012. Durata 8 min.
Simone Nebbia, The Dead di Città di Ebla. Il tempo presente del passato, «Teatro e Critica», 29 novembre 2012
Salvatore Insana, The Dead. Città di Ebla tra passato anteriore e futuro remoto, «Krapp's Last Post», 30 novembre 2012
Rossella Porcheddu, The dead: il meccanismo nostalgico di Città di Ebla, «Sguardi Critici», 3 dicembre 2012
Bojana Jankovic, The Dead. Visualising nostalgia, «exeuntmagazine», 29 gennaio 2014
John O’Dwyer, Joyce Story Interpreted in Dance and Photography, «Seen And Heard International», 29 gennaio 2014
The dead-Barbican Pit, «civiliantheatre.com», 30 gennaio 2014
Arianna Novaga, La fotografia (pro)rompe la scena. The dead di Città di Ebla, in Silvia Mei (a cura di), «Culture Teatrali», n. 24/2015